“L’ora d’aria in un minuto” con Andrea Muzzi
Puntata dell’ 11 maggio 2020

Posted on 20 Luglio 2020

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“Il portacenere”, di Renato Guttuso
7:17
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Il portacenere”, di Renato Guttuso. Di Renato Guttuso si è o presto rimosso il ruolo avuto nell’Italia del secondo dopoguerra; infatti, per più ragioni, lo si è declassato a pittore antimoderno, considerandolo artista troppo ingombrante, troppo politicizzato, troppo mondano, ideologicamente sempre troppo ostile alle nuove avanguardie. La carriera artistica di Guttuso inizia prestissimo. La sua prima giovinezza si svolge tutta in Sicilia tra Bagheria, suo luogo natale, e Palermo. Già tredicenne espone certe sue tele di pittore in erba, dimostrando un certo talento. Giunto a Milano, per il servizio militare, conobbe Manzù, Birolli, Fontana con il quale divise lo studio. Fin d’allora emerge il suo interesse per un’arte “sociale“, intesa come testimonianza di un impegno morale e politico che deve coinvolgere l’artista nel profondo. Nel 1937 l’artista arriva a Roma, dove resterà fino alla morte. A Roma ha modo di conoscere Mafai, Scipione, Scialoja, Fazzini e Cagli e frequentare nel tempo personalità del mondo letterario, del cinema e grandi intellettuali come Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Elsa Morante, Luchino Visconti e Antonello Trombadori. Guttuso sarà poi eletto senatore nel parlamento, la prima volta nel 1976 e una seconda nel 1979. Merita valutare l’ispirazione neoumanistica del suo linguaggio, la sua sincera adesione alla vita, alle fatiche e alle lotte delle classi più deboli e sottomesse, secondo una visione del mondo di tipo materialista e marxista. Muore a Roma, isolato e per certi versi dimenticato dal mondo artistico . Di Renato Guttuso si conservano nella collezione permanente del Museo Novecento ben dodici tele, a coprire un arco assai ampio della vicenda artistica del pittore siciliano, che va dal 1938 al 1968. Ci sono paesaggi, strade di Bagheria, tetti romani, c’è poi Massacro, cui vanno aggiunti due nudi e quattro nature morte. Guttuso è stato un riferimento importante nella vita di Alberto della Ragione. Va ricordato come l’ingegnere abbia difeso l’artista negli anni della guerra e della dittatura fascista, ospitandolo nella sua villa a Genova assieme a Mario Mafai e Antonietta Raphael. In Natura morta con posacenere l’immagine nel quadro è ridotta ai minimi termini: l’attenzione del pittore si concentra sull’oggetto in primo piano, sul bordo del quale è stata appena appoggiata una sigaretta accesa. L’opera, dunque, sembra essere nata tra una pausa e l’altra del lavoro quotidiano; un omaggio a un piacere di cui l’artista non può e non vuole privarsi. La voluta del fumo si alza, frangendosi in tre quattro batuffoli di colore bianco, che rendono alla perfezione l’idea di lievità, trasparenza e immaterialità del fumo rilasciato dall’incandescente tabacco. Sembra essere questo una prova di maestria, di bella pittura. Guttuso ha voluto immobilizzare lo scorrere del tempo, e quindi della vita, con la rappresentazione di qualcosa che è difficile da trattenere e focalizzare come la nuvola sprigionata da una sigaretta. E’ rappresentato un tempo sospeso nella vita convulsa dell’artista, il tempo di una pausa tra una battaglia e l’altra, tra la vita e la tela. E’ giunto il tempo di riconsiderare Guttuso come parte inalienabile del nostro patrimonio culturale, della nostra storia dell’arte, senza tenerlo esiliato nei confini dell’antimodernismo. Perché nulla è più moderno e classico del rapporto risolto poeticamente e artisticamente tra vita e morte. Da questo scontro, con la vita e con la morte, vogliamo ricevere una qualche indicazione dall’arte. E quella di Guttuso non fallisce nell’intento. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Pianeta Cielo – Prima Stagione – Puntata 4
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Posted on 26 Febbraio 2021
"Pianeta cielo”, una trasmissione radiofonica e in video-streaming a cura di Spi CGIL Toscana su Controradio. “Questa grande voglia di primavera” con l'ex Ministro Vannino Chiti intervengono Federico Gelli, Direttore delle maxi emergenze di Azienda USL Toscana Centro, e Giulia Bartoli, Segretaria generale di Fillea CGIL Toscana. Conduce Raffaele Palumbo. In radio, lunedì primo marzo alle 9:00.
Firenze, sgombero palazzina in Viale Corsica 1
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Posted on 15 Marzo 2022
Questa mattina lo sgombero di una palazzina in Viale Corsica ha visto la protesta di uno degli occupanti sul tetto dello stabile e il corteo di un centinaio di manifestanti. Alle 9,30 questa mattina la polizia di Firenze, assieme ai Vigili del Fuoco ha provveduto a sgomberare un edificio occupato dal novembre 2012, da esponenti legati all’area anarchica, in Viale Corsica, 81. Al suo interno, al momento dello sgombero, vi erano alcune persone che sono state fatte uscire. Una di queste però si è messa sul tetto senza l’intenzione di scendere. Il dialogo con la polizia non ha convinto il manifestante, deciso a rimanere al suo posto.
“Soffriggo per te” del 19 gennaio 2021
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Posted on 19 Gennaio 2021
Tutti i martedì alle 09:05 sulle frequenze di Controradio e in video sui nostri Social. Fabio Picchi intervista personaggi della cultura, delle arti, dell'accademia, del mondo contadino partendo sempre dal loro rapporto con il cibo, per tentare di mettere insieme sguardi nuovi sulla contemporaneità.
Controradio newsline: l’informazione prima di tutto
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Posted on 26 Aprile 2022
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Posted on 1 Settembre 2020
Pisa: il teatro e la citta’.
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Posted on 16 Ottobre 2020
Pisa: il teatro e la citta'.Cento giovani attori reciteranno testi legati ai temi dell’enciclica “Laudato si’”, da Gramsci a Elio e le Storie Tese. Si chiamerà “La grande invasione”. Un evento che, in epoca di COVID-19, sperimenterà una modalità altra di relazione attore-pubblico-spazio, rivendicando l’essenzialità del teatro anche fuori dalle sale. Domenica 18 ottobre, dalle 9.30 alle 19.00, cento giovani attori dei principali laboratori cittadini (Teatro Verdi, Scuola Normale, Arsenale Delle Apparizioni, La Ribalta Teatro e Nosodi), si esibiranno in decine di performance “di strada” consecutive lungo l’intero asse est-ovest di Pisa, da Cisanello a Porta a Mare. Parla Franco Farina, drammaturgo, docente di Scrittura per la Scena all'Università di Pisa e giornalista, storico formatore del teatro di Pisa.
Firenze, ‘Cities Stand with Ukraine”Imagine’ di John Lennon chiude la manifestazione
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Posted on 13 Marzo 2022
Firenze, Piazza Santa Croce, 'Cities Stand with Ukraine' 'Imagine' di John Lennon chiude la manifestazione
Tutti a Casa Morozzi – 02 – 19 luglio 2020
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Posted on 21 Luglio 2020
"Tutti a Casa Morozzi", la seguitissima trasmissione ideata e realizzata durante il lockdown su Controradio, diventa live. La conduzione è affidata all'attrice Daniela Morozzi e il giornalista Raffaele Palumbo, con gli interventi di Gaia Nanni, Stefano Santomauro e Valerio Nardoni. I testi sono di Marco Vicari e la regia di Matteo Marsan. Ospiti Katia Beni e Peppe Voltarelli. "Tutti a Casa Morozzi live" è un'iniziativa Controradio Club, Controradio e Lo Stanzone delle Apparizioni con il contributo del Comune di Scandicci per Open City 2020.
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