Poeti e scrittori omaggiano #Dante rileggendo le sue opere in chiave contemporanea attraverso parole chiave, modi di dire di uso comune ed il ritmo poetico.

“Contemporaneamente. Le parole di Dante”, è un’iniziativa di Regione Toscana, La Nottola di Minerva e Giunti Editore per le Celebrazioni Dantesche.

Posted on 25 Marzo 2021

You may also like

Firenze, esercitazione Protezione Civile sull’Arno
2:51
Posted on 6 Novembre 2021
Firenze, idrovore da 12.000 e 24.000 litri al minuto e altri mezzi della Protezione civile della Città metropolitana di Firenze sono stati allestiti stamani sulla spiaggia sull’Arno nei pressi della Torre San Niccolò di piazza Poggi, per la prova annuale che consente la verifica del loro livello di efficienza e funzionalità. L’iniziativa, che ha coinvolto studenti dell’istituto Saffi, ha visto come protagonisti vari enti fra cui Città metropolitana, Comune di Firenze, Regione Toscana, Protezione civile e Consorzio di Bonifica.
La Tv ai tempi della quarantena
1:28
Posted on 20 Luglio 2020
“L’ora d’aria in un minuto” con Andrea Muzzi Puntata del 9 aprile 2020
“L’Angolo Rosso” del 10 febbraio 2021
19:09
Posted on 10 Febbraio 2021
"L'Angolo Rosso", quindicinale sul lavoro, credito e risparmio a cura di fisac CGIL Toscana"
Rap Lab  – 1
Posted on 20 Giugno 2022
Rap Lab - 1
Rock Contest 2021 | Terza selezione online
1:06:31
Posted on 16 Novembre 2021
Rock Contest 2021 | Terza selezione online Con: Leaf Deposit, Anton Sconosciuto, Kiwi666, Heka, Biopsy O Boutique, Leo Caleo. Ospiti live: Aquarama. Conducono Giustina Terenzi e Silvia Boschero
Viaggi. Lorenzo Cipriani
9:55
Posted on 16 Febbraio 2021
Il racconto dello skipper che sta facendo il giro del mondo. Seguite il blog www.milantoexpedition.com e il profilo Instagram lorenzo.roundtheworld.
L’Angolo Rosso, quindicinale sul lavoro, credito e risparmio a cura di fisac CGIL Toscana
15:06
Posted on 18 Novembre 2020
Le BCC e la loro riorganizzazione alla prova della pandemia In collegamento Chiara Rossi - Segretaria Fisac Cgil Toscana ed Enrico Chiavacci Rappresentante Fisac Cgil BCC
Le Copertine Facebook di Controradio   Giacomo Costa
4:24
Posted on 26 Gennaio 2021
#Controradio, "Le copertine d'autore Facebook di Controradio" - Intervista a Giacomo Costa INFO: https://www.controradio.it/le-copertine-facebook-di-controradio/
“Natura morta”, di Giorgio Morandi
8:05
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Natura morta”, di Giorgio Morandi (olio su tela, 1923-1925) Quando si dice “natura morta” e si fa il nome di Giorgio Morandi si parla di un silente accordo tra cose e sentimenti che torna sempre uguale e sempre diverso, come sempre identica è l’essenza delle cose, la loro forma ideale, ma sempre variato è il sentimento di chi le contempla perché la luce su di esse e in esse muta nel momento della sua epifania, e con la luce si rinnovano le sensazioni. Con le sue costruzioni così essenziali e così quotidiane, questo grande pittore ci ha portato oltre il visibile, senza mai abbandonarlo; restando, cioè, su quella sottilissima soglia che separa e lega il mondo reale con l’altro, quello invisibile. Quella di Morandi è un’immagine costruita con tocchi lentissimi di pennellate scelti per dare fisicità pittorica a un’intensità emotiva, a una fenomenologia di sentimenti, che si propaga nello spazio e si materializza negli oggetti tramite la luce. Una luce che ci appare pregna in ogni sua particella di quanto di umano si distacca dall’animo del pittore per depositarsi e assolutizzarsi in una dimensione formale-visiva che è appunto una dimensione metafisica e spirituale, costruita con lentezza e concentrazione, senza urti né accelerazioni, senza agitazione, turgidezza o nervosismo ma adagio, adagio con moto e sentimento, come se le singole pennellate fossero note musicali di una composizione per clavicembalo ben temperato. Guardando la Natura morta conservata al Museo Novecento, un dipinto datato 1928, si ha la certezza di stare davanti a un capolavoro. Quanto di assoluto e di particolare s’immortala in quell’immagine va diretto a colpire nel segno, nel punto di una congiunzione visiva d’intelligenza e sentimento, che è poi quella di eternità e divenire, di assoluto e relativo. Non possiamo che dire: Ecco questa è arte, questo deve fare l’arte. Deve farci credere all’immortalità e perennità del sentimento dell’epifania dell’assoluto nel reale, della verità del mondo nel momento, farci illudere dell’esistenza dell’assoluto e dell’imperturbabile dietro la presenza visibile delle cose. Quello che stiamo contemplando è lì, in un interspazio, in una dimensione quantica, dove la materia è fatta di risonanze e vibrazioni, energia che non si disperde, che non si contamina, e che resta al contrario pura nella sua essenza, aderente nella sua immanenza. È un mondo, quello di Morandi, in cui i soggetti si riducono all’essenziale per girare al minimo. Ecco perché la sua arte ci appare come azione estrema, quando giunta al limite di un cammino che altri avrebbe condotto all’astrazione, si ferma senza arretrare, avendo scelto da sempre una forma di gnosi pittorica che, estraendo dalla realtà la verità immota, giunge a perpetuare l’immagine di un oggetto nelle costanti variazioni sentimentali della forma-colore. Morandi per Longhi sceglie soggetti umili per dire poeticamente la verità: oggetti e luoghi che, isolati dal rapido corso del tempo e dal caos del mondo, restano, tra le mani dell’artista come “simboli necessari, vocaboli sufficienti ad evitare le secche dell’astrattismo”. Oggetti di casa, elementi affettivi, paesaggi contemplati dalla finestra, così dimessi e modesti da apparire remissivi a un linguaggio metafisico cui è restituita lentamente la luce dell’immortalità. Un farsi evento dell’immagine nell’istante in cui la mimesi conosce il suo tramonto, la sua cecità. Morandi è un eroe del novecento che ha saputo sconfiggere la morte, la violenza, l’entropia, restando sul posto, senza far parlare di sé con azioni titaniche o trasformazioni mostruose. Non è entrato nella storia dell’arte con il passo e l’invadenza né di Picasso né di Pollock. La grandezza di Morandi sta in una caparbia e umile lotta consumata fino alla fine per la vittoria dell’umanità contro il nullificante nulla ,così lo chiamava Hegel; una vittoria portata a casa con i soli mezzi dell’arte che nell’animo dell’artista può accordarsi nella sua giornaliera battaglia con una intensa capacità di ascolto e di concentrazione che è quella della poesia. Suo compito era raggiungere la verità del mondo senza distruggere l’emozione per la bellezza insita nel suo apparire, o con le sue parole: “ Quello che importa è toccare il fondo, l’essenza delle cose”. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
La posta della Dany – Alessandro Porro / Tutti a Casa Morozzi!
5:09
Posted on 23 Aprile 2020
Clip estratta dal secondo episodio di "Tutti a casa Morozzi! (con l’autocertificazione per motivi di necessità)".
Page 112 of 132
0
Would love your thoughts, please comment.x