Poeti e scrittori omaggiano #Dante rileggendo le sue opere in chiave contemporanea attraverso parole chiave, modi di dire di uso comune ed il ritmo poetico.

“Contemporaneamente. Le parole di Dante”, è un’iniziativa di Regione Toscana, La Nottola di Minerva e Giunti Editore per le Celebrazioni Dantesche.

Posted on 25 Marzo 2021

You may also like

“72 ᴏʀᴇ ᴅɪ Bɪᴏᴅɪᴠᴇʀsɪᴛᴀ̀” In diretta dagli Orti della Diversità a Scandicci.
Posted on 19 Maggio 2022
"72 ᴏʀᴇ ᴅɪ Bɪᴏᴅɪᴠᴇʀsɪᴛᴀ̀" In diretta dagli Orti della Diversità a Scandicci. Tre giornate per celebrare la Giornata nazionale della biodiversità agricola e quella mondiale della biodiversità in vari spazi del territorio comunale. La presentazione della manifestazione e le interviste ai protagonisti. Le interviste a Riccardo Bocci (Direttore tecnico Rete Semi Rurali), Barbara Lombardini (Assessora all'agricoltura Comune di Scandicci), e un ortista (ATS Orti della Diversità).
“Demolizioni”, di Mario Mafai
7:27
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Demolizioni”, di Mario Mafai (olio su tela, 1932). Mafai è punta di diamante nella collezione Alberto Della Ragione, assieme a Guttuso e Birolli, a Scipione e Cagli. La loro presenza è segno di un interesse per un’arte vicina alla vita delle emozioni e dei sentimenti, a un’arte dell’esistenza ma anche del sogno, che non si piegasse troppo al realismo né si distaccasse dalla realtà, soprattutto quando questa è realtà violentata, dura, portatrice di dolore e sofferenza, quando gli incubi e i mostri della ragione si aggirano per le piazze e le strade. La loro pittura è sottesa d’impegno politico e sociale in difesa dell’uomo, dei suoi valori e delle sue utopie senza farsi manifesto ideologico. Roberto Longhi riconoscerà negli esponenti della così detta Scuola Romana, che vedeva protagonisti assieme a Mafai anche Scipione, un genere di espressionismo colto, neo-romantico, trattenuto nei limiti di una poesia che non porta a distruggere la tradizione figurativa a favore di segni e superfici materiche informi, macerate e sconvolte dall’azione del profondo, delle piaghe inferte e del male ricevuto, affiorate senza volerle o poterle più contenere e ricondurle nell’ordine di una mondo figurativo più tradizionale. Della relazione, tra il collezionista Della Ragione e l’artista, tra l’uomo sensibile e l’ingegnere appassionato, rimangono tracce evidenti nella collezione, donata alla città di Firenze ed esposta in parte al Museo Novecento. Sono ben venti i dipinti di Mafai in dotazione del Museo e tra questi Demolizioni. Il quadro raffigura un’immagine presa in diretta degli abbattimenti effettuati in Roma durante i primi anni del regime fascista, per ampliare i Fori Imperiali, secondo una progettazione urbanistica sottomessa ai sogni di grandiosità del regime. Demolizioni si presenta come una pittura di cronaca, immagine che trasuda sentimenti e presagi. Le case sventrate, per le ambizioni retoriche di un’Italia, destinata a percorrere con i fasti di un nuovo imperialismo i giorni cupi e feroci della dittatura più violenta e disumana che la portarono a vivere la tragedia della guerra, i bombardamenti e le stragi prima della liberazione, sono un emblema. Il dipinto nasce per inquadrare e ricordare quanto provato alla fine di un’epoca, l’ottocento, che coincide anche con la fine di una stagione familiare. Eppure non riusciamo a non vedere altro, a giocare il senso del dipinto in anticipo. “Noi assistiamo continuamente alla demolizione di tutto ciò che è appartenuto all’Ottocento ed io ne sono stato testimone quando ho visto la mia vecchia casa cadere e i muri crollare ad uno ad uno, le camere aprirsi un attimo alla luce e poi diventare calcinaccio e polvere“. Così scriveva Mafai rammentando la distruzione della sua casa durante í lavori per aprire la via dei Fori Imperiali. Dietro il tema delle Demolizioni scopriamo allora un ricordo personale e doloroso. Nel 1937, che è l’anno d’esecuzione del dipinto conservato al Museo Novecento, Mafai espone alla Galleria della Cometa ed è presentato in catalogo da Emilio Cecchi. Assieme alla serie dei Fiori secchi appare anche quella delle Demolizioni. Il critico suggerisce una lettura più formale dei dipinti, trovandovi una soluzione più asciutta e depurata del suo espressionismo iniziale. Pure Cesare Brandi, rimane colpito da quei dipinti e nel 1939 commenta: “Erano le rovine di Mafai, non i nobili acquedotti o i gruppi di sulfuree colonne, ma povere stanzucce borghesi sviscerate nella carta di Francia a brandelli, nelle fumate a cono dei camini; erano cellule infrante, ma ancora calde d’abitato, così da parere una delicatezza sbirciarle, così sventrate, dal di fuori “. Poi quelle immagini di una cronaca che riguarda la nuova identità urbana di Roma in quegli anni, si caricheranno di altri sentimenti e ricordi, con la sovrapposizione di una ben più violenta e tragica realtà. Questa è la forza dell’arte, mostrare un luogo e testimoniare un tempo che già prefigura altro. Riconoscere nel presente i segni del futuro. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Dpcm, settore cultura, “Meno psicofarmaci, più teatro e cultura”
4:43
Posted on 28 Ottobre 2020
Cala il sipario sui teatri, cinema e spazi dedicati alla musica e al ballo. Una chiusura che arriva dopo i lavori di messa in sicurezza e la ripartenza autunnale.
La patente di immunità
1:33
Posted on 20 Luglio 2020
“L'ora d’aria in un minuto” con Andrea Muzzi Puntata del 22 aprile 2020
IV giornata Protezione Civile a Sesto Fiorentino
Posted on 17 Maggio 2022
IV giornata Protezione Civile a Sesto Fiorentino
Toscana Barbara Nappini
6:39
Posted on 6 Luglio 2021
Per la prima volta Slow Food Italia ha una presidente: è la toscana Barbara Nappini, fondatrice dell'associazione Il Grano e le Rose, di Arezzo, che organizza attività con lo sguardo rivolto a uno stile di vita sostenibile e responsabile. È stata eletta dal decimo Congresso nazionale dell'associazione, che ha riunito a Genova 750 delegati.
Ucraina – Intervista al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
2:21
Posted on 13 Marzo 2022
Firenze, Piazza Santa Croce, 'Cities Stand with Ukraine' Intervista al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Firenze, ‘Fridays For Future’, venerdì 24 settembre 2021
1:01
Posted on 25 Settembre 2021
Fridays For Future: “Siamo costretti a tornare in piazza per chiedere alle istituzioni di agire. La pandemia ha reso evidenti le contraddizioni del nostro sistema economico e sociale, costringendoci ad affrontare la realtà, ascoltare la scienza e trattare ogni situazione di emergenza come tale. Nonostante ciò la crisi climatica continua ad essere ignorata e trascurata dalla classe politica. Nessun governo – men che meno quello italiano – ha cominciato ad affrontare in modo serio i numerosi richiami ed allarmi che la comunità scientifica ci ha fornito fino ad oggi. I politici hanno tutti gli strumenti per comprendere la portata esistenziale dell’emergenza ambientale, climatica ed ecologica che stiamo affrontando. Gli incendi, gli uragani, la siccità, la distruzione dei raccolti, le alluvioni e le migrazioni stanno già oggi mietendo vittime e di anno in anno rendono la vita sempre più difficile a milioni di persone in tutto il mondo.Il corteo, a cui hanno partecipato oltre 2mila giovani, è partito da piazza Santa Maria Novella con destinazione piazza Santissima Annunziata”.
Stream now
26:41
Posted on 22 Maggio 2020
Page 28 of 132
0
Would love your thoughts, please comment.x