Prima puntata di tre approfondimenti dedicati al Giardino delle Imprese, un campus di alta formazione gratuita per sviluppare lo spirito imprenditoriale nei giovani toscani.
Il bando è rivolto a 50 studenti ed è promosso da Fondazione CR Firenze e Fondazione Golinelli. In questa trasmissione Mauro Fontanari, Referente Campus Giardino delle Imprese 3 per Fondazione CR Firenze, e Lisa Pimpinelli, studentessa del Polo Bianciardi Liceo Scientifico. Conduce Chiara Brilli.


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Nervi è il progetto solista in italiano di Elia Rinaldi. Ventitreenne, dal 2009 suona con i Finister, band fiorentina molto apprezzata dalla critica specializzata, con cui ha realizzato due dischi e suonato in tutta Europa. Con il progetto Nervi, nato nel 2019, ha già conquistato la finale della 31a edizione del Rock Contest.
Chiavi della Città a Don Ignacho Carbajosa
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Firenze, durante la XI edizione di “All’origine della gratuità”, appuntamento per riflettere sul valore della gratuità e del volontariato, il sindaco di Firenze Dario Nardella segnato le chiavi della città a padre Ignacho Carbajosa. “L’esperienza del Covid mi ha insegnato tanto, mi ha fatto anche soffrire – ha detto padre Ignacho Carbajosa, accettando le chiavi della città di Firenze – Guardando i malati negli ospedali, la morte, ho dovuto fare un percorso e per me è stato possibile ripartire. Adesso vaccinarsi è veramente ragionevole, per il bene degli altri. Ora non c’è da essere egoisti”.
La Firenze di Dolce & Gabbana rinata o usata?
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Firenze rinata oppure usata? E' la domanda che ci poniamo puntualmente  ad ogni evento che vede la presenza in città di grossi nomi della moda o dell'industria che utilizzano un pezzo di città come - per usare il loro linguaggio - location per i loro eventi. I sostenitori di queste iniziative sono spesso istituzionali o appartenenti a categorie che sperano di trarre dall'evento un beneficio diretto. I detrattori sono invece intellettuali o politici o soggetti - per usare il loro linguaggio - della società civile che accusano le istituzioni di svendere la città.  Se fossi il Sindaco devo ammettere che avrei anche io la preoccupazione di tenere sempre la città sul palcoscenico mondiale, di darle lustro, visibilità, di raccontarla come una città aperta agli investimenti ed agli eventi, anche mondani.  C'è una cosa importante che va ricordata: ci sono centinaia di fiorentini che in questi giorni di eventi D&G sono tornati a lavorare di nuovo per la prima volta da mesi. Catering, allestimenti, trasporti, servizi, etc. etc. Va poi sottolineato il fatto che questi eventi hanno significato tanto il comparto moda e artigianato - importantissimi per la nostra città, ben più del famoso turismo. Comparto drammaticamente fermo da mesi che si è ritrovato ad avere uno spot da 5 milioni pagato da un privato. Va bene. D'altra parte, le ragioni dei detrattori sono comprensibili. Perché? Forse perché se gli eventi D&G di questi giorni si fossero svolti durante i mitici anni '80, la città se ne sarebbe accorta e non avrebbe vissuto questi giorni con un profondo sentimento di esclusione. Le feste, per capirci (Covid permettendo) si sarebbero svolte in piazza. L'impressione che se ne trae - legittima e discutibile allo stesso tempo - è che spesso la città venga usata come un grade set, un palcoscenico per qualcuno che in fondo, alla città - fatti salvi i giorni dell'evento - lascia poco o niente. Sia in termini economici che di ricadute sulle attività produttive della città stessa. Alla fine sembra che al banchetto del grande evento apparecchiato dalla discutibilissima nobiltà fiorentina, noi, il popolo, se ne rimanga sempre esclusi.  In ogni caso, fino al prossimo evento, il dibattito resta aperto. r.p. P.S. A proposito di esclusione, l'idea di escludere la stampa locale dalle conferenze stampa non è stata proprio geniale - ma è noto che su questo versante D&G non hanno mai brillato. Sentiamo le voci raccolte da Monica Pelliccia
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