Maurizio Fasolo ed Alex Spalck con Gimmy Tranquillo e G.Barbasso presentano il loro nuovo ep uscito oggi


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La Firenze di Dolce & Gabbana rinata o usata?
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Firenze rinata oppure usata? E' la domanda che ci poniamo puntualmente  ad ogni evento che vede la presenza in città di grossi nomi della moda o dell'industria che utilizzano un pezzo di città come - per usare il loro linguaggio - location per i loro eventi. I sostenitori di queste iniziative sono spesso istituzionali o appartenenti a categorie che sperano di trarre dall'evento un beneficio diretto. I detrattori sono invece intellettuali o politici o soggetti - per usare il loro linguaggio - della società civile che accusano le istituzioni di svendere la città.  Se fossi il Sindaco devo ammettere che avrei anche io la preoccupazione di tenere sempre la città sul palcoscenico mondiale, di darle lustro, visibilità, di raccontarla come una città aperta agli investimenti ed agli eventi, anche mondani.  C'è una cosa importante che va ricordata: ci sono centinaia di fiorentini che in questi giorni di eventi D&G sono tornati a lavorare di nuovo per la prima volta da mesi. Catering, allestimenti, trasporti, servizi, etc. etc. Va poi sottolineato il fatto che questi eventi hanno significato tanto il comparto moda e artigianato - importantissimi per la nostra città, ben più del famoso turismo. Comparto drammaticamente fermo da mesi che si è ritrovato ad avere uno spot da 5 milioni pagato da un privato. Va bene. D'altra parte, le ragioni dei detrattori sono comprensibili. Perché? Forse perché se gli eventi D&G di questi giorni si fossero svolti durante i mitici anni '80, la città se ne sarebbe accorta e non avrebbe vissuto questi giorni con un profondo sentimento di esclusione. Le feste, per capirci (Covid permettendo) si sarebbero svolte in piazza. L'impressione che se ne trae - legittima e discutibile allo stesso tempo - è che spesso la città venga usata come un grade set, un palcoscenico per qualcuno che in fondo, alla città - fatti salvi i giorni dell'evento - lascia poco o niente. Sia in termini economici che di ricadute sulle attività produttive della città stessa. Alla fine sembra che al banchetto del grande evento apparecchiato dalla discutibilissima nobiltà fiorentina, noi, il popolo, se ne rimanga sempre esclusi.  In ogni caso, fino al prossimo evento, il dibattito resta aperto. r.p. P.S. A proposito di esclusione, l'idea di escludere la stampa locale dalle conferenze stampa non è stata proprio geniale - ma è noto che su questo versante D&G non hanno mai brillato. Sentiamo le voci raccolte da Monica Pelliccia
Musica... da camera - Francesco Bottai: Gli Artisti
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Francesco Bottai nasce a Pisa il 7/1/77, è un cantautore e un attore di teatro. Nel 2005 fonda, insieme a Tommaso Novi, “I Gatti Mézzi” progetto con il quale incide 6 dischi vendendone oltre 50.000 copie. Intorno a 700 i concerti fatti (tour in Canada, Francia e Belgio), vince vari premi come il Premio Ciampi, Premio della Satira, Premio Barezzi e arriva in finale al Premio Tenco. Svariate le collaborazioni: Stefano Bollani, Dario Brunori, Bobo Rondelli, Paolo Migone, Petra Magoni, Dario Fo, Ascanio Celestini, Andrea Kaemmerle, Gianmaria Testa, Bandabardò, The Zen Circus, Alessandro Fiori, Nico Gori, Beppe Scardino, Mirko Guerrini, Tony Cattano, Francesco Carmignani e altri… Nel Maggio 2017 esce “Vite Semiserie”, per l’etichetta Labella e è il suo primo disco solista. Nel 2018, sempre per l’etichetta Labella esce in singolo “Passo dopo. nel 2019 esce “Assolo” per Mds editore, è il suo primo libro.
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La settimana politica e i principali fatti di attualità commentati dal docente Unifi.
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