“L’ora d’aria in un minuto” con Andrea Muzzi
Puntata del 31 marzo 2020

Posted on 20 Luglio 2020

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L’era dell’inclusione – Puntata 10 – 12 aprile 2021
18:09
Posted on 12 Aprile 2021
L'era dell'inclusione, riflessioni sul futuro dell'accessibilità. Dai big data all'infodemia, dai beni comuni alla ricerca. Una trasmissione a cura di PQE Group su Controradio. “Innovazione tecnologica” con il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e Danilo Neri, Vice Presidente Operations PQE Group. Conduce Raffaele Palumbo.
“L’Attesa o Susanna” di Arturo Martini
5:58
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Arturo Martini, L’Attesa o Susanna” (Pietra del Finale 1935 ca.) Una giovane, completamente nuda, dirige lo sguardo lontano da sé. La testa è leggermente reclinata all’indietro. Sta guardano in aria, verso un orizzonte distante. Cosa osserva? Cosa aspetta questa donna, dalla fisicità ancora acerba e dalla posa monumentale? Ha forse avvertito un suono nel cielo, magari presagisce l’arrivo di un messaggero, il transitare di un segno luminoso, l’accendersi del manto stellato? Lo sguardo è concentrato. La giovane donna sta contemplando. È immagine stessa della contemplazione femminile. Con lei guardiamo oltre noi stessi, verso qualcosa che colma di stupore, meraviglia, incanto. Intorno e dentro di lei c’è molto silenzio. Quell’inclinazione della testa, in effetti, può far pensare che la ragazza stia riflettendo su qualcosa che sorge nel proprio intimo. Sensazioni che provocano un certo sottile turbamento. O diversamente è solo un ricordo che torna a farsi nitido adesso, nell’attimo della sospensione dello sguardo, come quando restiamo, instupiditi, in attesa. La giovane contempla, medita, scorge, presagisce. Nulla ci distrae dal suo stato d’animo. L’opera di Arturo Martini (Treviso, 1889 – Milano, 1947) colpisce per le sue fattezze quasi primitive, ma allo stesso tempo accarezza l’animo con una dolcezza infinita, in perfetta sincronia con il suo titolo, L’attesa o Susanna, ovvero giglio, simbolo di purezza. Nel racconto biblico, Susanna infatti non cede alla violenza di due giudici anziani, due guardoni, che Daniele, il profeta, riesce a smascherare. Susanna spoglia la menzogna, vince il bruto desiderio perché è forte e salda nella sua nudità e purezza. Immobile, ma attraversata da una luminosa silente vitalità, Susanna è in unione con l’infinito e l’universale. L’universale che per Martini “è qualche cosa che sta fuori dalla volontà, dalla ragione e soprattutto dal contegno; è una specie di inettitudine simile a quella dell’albero, che nel nascere, nel crescere è sempre perfetto”. Diremmo perfetto come l’opera d’arte. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
25 aprile, lo speciale di Controradio
19:44
Posted on 23 Aprile 2022
Non dobbiamo mai dimenticare l’orrore nel quale eravamo precipitati. Lo speciale di Controradio per la festa di Liberazione è carico di storia e storie. C’è il durissimo racconto di Vittoria Tognozzi, sopravvissuta all’eccidio nazista del Padule di Fucecchio, e un viaggio sui luoghi della battaglia per liberare Firenze da nazisti e fascisti con la professoressa Francesca Di Marco. Ma il 25 aprile è anche un momento di festa. Una festa di popolo. Per questo i rappresentanti delle istituzioni e della cultura hanno voluto lasciare un pensiero sulla loro Liberazione e un saluto alle ascoltatrici e agli ascoltatori
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