Un’iniziativa della Regione Toscana alla scoperta delle biblioteche toscane. Con Silvia Nicolini – Rete di Massa Carrara, Lucia Batta – Istituto Culturale di documentazione Lazzerini di Prato, Maria Stella Rasetti: Re.Do.P. – Rete di Pistoia – Biblioteca Comunale “San Giorgio” di Pistoia, Francesca Meoli: Rete di Firenze – Biblioteca comunale di Calenzano.


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Istituti Tecnici Superiori: le scuole ad alta specializzazione tecnologica post diploma. I corsi ITS sono finanziati con il contributo del Fondo Sociale Europeo e promossi nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. In questa puntata: Alessandra Nardini, Assessora della Regione Toscana a istruzione, formazione professionale, università e ricerca, impiego, relazioni internazionali e politiche di genere. Le Fondazioni: ENERGIA E AMBIENTE con Francesco Macrì, Presidente; ATE (Accademia Tecnologia Edilizia) con Marco Gonzi, Direttore; PRIME TECH ACADEMY, con Ludovica Fiaschi, Presidente. Alla conduzione Chiara Brilli. Per approfondimenti sugli ITS visita giovanisi.it e regione.toscana.it/its. Per informazioni contatta Giovanisì al 800 098 719, [email protected] / FB Messenger, oppure scrivi a [email protected].
Trequanda, scorie nucleari, "Valutare attentamente: servono studi geologici su argille non omogenee"
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Trequanda in provincia di Siena è stato uno dei 67 luoghi indicati da Sogin come potenzialmente idonei per ospitare il deposito con le scorie nucleari. Si tratta di una delle due aree in Toscana, insieme a Campagnatico (Grosseto). "Se un giorno mai verrà messo un deposito di scorie nucleari saranno necessari degli studi in dettaglio tenendo conto che le argille non sono omogenee", spiega la geologa Antonella Colica. In particolare al centro delle sue ricerche ci sono le argille che caratterizzano in parte l'area di Trequanda dove sono state rilevate delle fratture verticali. "Bisogna valutare con attenzione quello che si fa".
"Spostare me è stato come togliere un sampietrino", ex-inquilini case popolari di Via de' Pepi
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Dina Abdel 41 anni è nata e cresciuta in Via de' Pepi e lavora da due decenni nel forno di Piazza dei Ciompi. Fino a quattro anni fa viveva nelle case popolari di edilizia residenziale pubblica di Via de' Pepi. Dopo la loro messa in vendita è stata ricollocata a Gavinana e nove appartamenti dell'edificio dove viveva sono vuoti, tranne quello del vicino Giuseppe Cazzato che ha vinto il ricorso che dovrebbe riportare tutte le famiglie nell'edificio. "Chiediamo di essere ricollocati in centro e spazi adeguati che non siano al limite del sovraffollamento": la denuncia di Dina Abdel e Giuseppe Cazzato Da Palazzo Vecchio replicano che è una normativa regionale a stabilire metrature e numero di persone da inserire negli alloggi Erp e che, in caso di mutate esigenze familiari, può essere presentata domanda di mobilità. In merito agli immobili di via dei Pepi c'è un giudizio pendente di fronte al Consiglio di Stato.
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