Le voci dei protagonisti di questa esperienza che ha dato l’opportunità ad alcuni giovani di sei licei musicali e scuole superiori della Toscana di realizzare e incidere dei brani originali sulla violenza di genere con la collaborazione degli artisti Tommaso Novi, Francesco Guasti e Diana Witer. Con esibizione finale al Mandela Forum di Firenze nell’ambito del Meeting regionale sui diritti umani (13 dic)

Posted on 12 Dicembre 2017

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Firenze, primo giorno vaccinazione bambini 5 -11 anni
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Posted on 17 Dicembre 2021
Firenze, primo bambino ad intraprendere il percorso vaccinale pediatrico, giovedì 16, al Mandela Forum, per rassicurare i bambini al Mandela è stato creato un apposito ambiente e, oltre al simbolo della Pimpa, la cagnolina bianca con grandi pois rossi nata dalla matita di Altan, ci sono anche palloncini, persone che intrattengono i più piccoli e anche i cani della pet therapy. “Qualche preoccupazione c’è ma siamo convinti del senso di fare il vaccino. Chiedendo magari consiglio al pediatra di cui ci fidiamo abbiamo deciso di farlo – ha commentato la madre di Liam, primo bambino questa mattina a ricevere il vaccino anti Covid per la fascia 5-11 anni. E devo dire che l’ambiente è bello, qui sembra una festa”.
Musica… da camera – Cecco e Cipo: Forse
3:43
Posted on 23 Aprile 2020
Cecco e Cipo, alias Simone Ceccanti e Fabio Cipollini, entrambi di Vinci, entrambi classe ’92, li scopriamo esordienti nel Rock Contest 2012. “Roba da Maiali” e “Lo Gnomo e lo Gnu” sono i loro primi due album, entrambi prodotti da Labella. Da lì una lunga serie di affermazioni, da X Factor a lunghi tour su tutto lo stivale. Nel marzo 2016 esce “Flop” (Labella) e nel 2018 “Straordinario” per la BlackCandy Records.
“Tele e pennelli” di Filippo De Pisis
9:50
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Tele e pennelli” di Filippo De Pisis (Olio su tela, 1942) Sul piano inclinato del tavolo vediamo una pipa da fumo, pennelli in un barattolo, libri accostati in fila, una bottiglia di vetro, la tavolozza da pittore, il retro di una tela. Gli oggetti sembrano toccarsi l’uno con l’altro, in un gioco di relazioni consequenziali, che raccontano il quotidiano lavoro nello studio, il gioco illusorio della pittura, la geografia di interessi letterari, poetici, scientifici, di riflessione rallentata e di furor nell’esecuzione. In questo dipinto di Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956) tutto rinvia al mestiere del pittore, alla vita dell’artista. I pennelli appena usati sono stati riposti nel barattolo. La pipa è appoggiata sul piano e potrebbe essere ancora calda. Ricorda come l’attività dello scrittore-pittore necessiti di pause, di istanti di contemplazione nel vuoto, di distrazione per recuperare energia e qualche immagine inattesa. I volumi accostati uno all’altro stanno, invece, a significare letteratura e poesia, tragedie antiche e romanzi moderni. Anche nel nostro quadro ritorna la bottiglia, sicuramente di vino, perché senza il liquido dionisiaco non c’è mania, sacro furore. Vi si legge un’allusione alla vita bohémienne di cui l’artista amava circondarsi e agli incontri-scontri amorosi, vitali per il nostro candido reazionario. Non manca neppure la tavolozza, sporca dei colori, pasticciati, confusi, come sono confuse le sensazioni quando la sensualità prevale sull’intelligenza delle cose. La sigla VR indica l’esatto luogo e il tempo dell’esecuzione: siamo a Milano, in via Rugabella. Tra le costole dei libri e la punta dei pennelli s’incunea una tela. Presentata al rovescio. Si vede il telaio, la sua costruzione. Il tessuto inchiodato al lato del legno. Quella tela rovesciata, quadro nel quadro, mostra l’altra faccia della medaglia e ci svela il mistero e il piacere della pittura, l’illusione dell’immagine dipinta. Il linguaggio figurativo non è riproduzione della realtà, imitazione, ma è gioco della mente e avventura dei sensi. Tecnicamente un teatrino in cui l’artista dispone i suoi oggetti emblematici, le immagini delle cose che lo eccitano e rappresentano, l’orizzonte esterno e quello intimo, chiavi di accesso all’inconscio. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
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