foto slide del progetto MAI IL SILENZIO

Posted on 31 Gennaio 2018

You may also like

E la chiamano estate – le notizie prima di tutto
11:17
Posted on 7 Luglio 2020
Ambiente - Francesco Ferrini Il docente di arboricoltura Unifi presenta “La terra salvata dagli alberi” e commenta la notizia: La Corte europea dei diritti dell’uomo boccia l’Italia sulla riforma del Corpo forestale.
Todo Cambia con Raffaele Palumbo: Cultura – Luca Zannotti.
13:55
Posted on 15 Gennaio 2021
Oggi l'audizione del Comitato regionale dei produttori e distributori di musica dal vivo con il Presidente della Regione Eugenio Giani.
Auto-Radio – Andrea Muzzi in viaggio con Maria Cassi
16:36
Posted on 16 Dicembre 2021
Controradio presenta “Auto-Radio”, un programma su 4 ruote condotto da Andrea Muzzi. In questa puntata l'esilarante attrice e regista Maria Cassi.
Manila. Francesco Sozzi
5:14
Posted on 7 Giugno 2021
La vicenda di due coniugi fiorentini a Manila nelle Filippine per un percorso di adozione.
Controradio newsline: l’informazione prima di tutto
2:56
Posted on 21 Marzo 2022
Controradio newsline: l'informazione prima di tutto
Auto-Radio – Andrea Muzzi in viaggio con Fabio Canino
15:48
Posted on 13 Gennaio 2022
“Auto-Radio”, un programma su 4 ruote condotto da Andrea Muzzi. In questa puntata l'attore, conduttore e scrittore Fabio Canino.
“Soffriggo per te” del 16 febbraio 2021
25:14
Posted on 16 Febbraio 2021
"Soffriggo per te" del 16 febbraio 2021
“Il Sig Rossi” del 18 febbraio 2021
23:15
Posted on 18 Febbraio 2021
"Il Sig Rossi" del 18 febbraio 2021
“Plurimo n 7”, di Emilio Vedova
7:54
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Plurimo n.7”, di Emilio Vedova. (olio su legno, 1966) Plurimo è un perfetto esempio dell’arte del maestro veneziano, un’opera aperta come si dovrebbe dire, in cui l’immagine nasce non più per necessità figurative tradizionali o astratte, ma come esito di una vera e propria lotta tra l’artista e il mondo, tra l’artista e la storia. All’inizio degli anni Sessanta, cioè al tempo dell’esecuzione dell’opera Plurimo n.7, Vedova compie una svolta assai importante e clamorosa: si libera del piano bidimensionale della tela per aggiungere alla superficie dipinta una realtà tridimensionale. Anziché aggredire tele di vaste dimensioni, combina superfici diverse riunendole con delle cerniere per continuare a lavorare poi su questi moduli con altri gesti pittorici, accumulazioni e sovrapposizioni di segni e colori. I quadri diventano strutture architettonicamente poggiate a terra come una quinta o una paratia, la pittura occupa uno spazio fisico, s’interroga sulla tridimensionalità come capitava di fare alla scultura del suo tempo, senza mai approdare ad essa. Plurimo n. 7, è struttura articolata e complessa. Un quadro da parate che potrebbe però ricordare un retable, con le sue ante che si possono aprire e chiudere, con un evidente riferimento a una apertura verso altri mondi e altre prospettive. Un’opera dunque aggirabile in parte e in parte attraversabile con lo sguardo, adatta ad essere vista da molteplici punti di vista (plurimi appunto). Siamo nel pieno di una “opera aperta”, come quella teorizzata sapientemente da Umberto Eco negli stessi anni. Nel caso di Plurimo .n7 la cerniera ha un valore di articolazione, d’implicito movimento. In pratica l’artista lascia allo spettatore la possibilità (poi ovviamente vietata al museo) di agire sull’opera, aprendo o chiudendo, muovendo le ante, variando, però, entro traiettorie predefinite l’immagine del dipinto, per rendere possibile ad ogni intervento e ad ogni variazione la scoperta di ulteriore approfondimento della pittura stessa. Come scrive Luca Pietro Nicoletti, nel catalogo che accompagnava la mostra organizzata nel 2018 al Museo Novecento, Vedova in quel genere di opere rispolverava “un’antica dinamica futurista e certi modi della stessa scultura futurista, riccamente colorata” in modo da creare un «appuntamento di segnaletiche allarmistiche”. Con questo sistema, o meglio, marchingegno, Vedova dava delle possibili alternative; un’apertura esperienziale che però come precisava “ io precondiziono, d’accordo, ma delle quali non impongo né il tempo né lo spazio». Siamo in un nuovo mondo, rispetto a quello testimoniato dall’arte dei primi cinquant’anni del secolo, un mondo però già antico di oltre mezzo secolo. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
L’ Angolo Rosso del 13 aprile 2022
13:32
Posted on 13 Aprile 2022
"L'Angolo Rosso, quindicinale sul lavoro, credito e risparmio a cura di fisac CGIL Toscana".
Page 98 of 132
0
Would love your thoughts, please comment.x