Le principali notizie della mattina. In studio Chiara Brilli e Gimmy Tranquillo

Posted on 15 Giugno 2020

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Case popolari: il sociale che fa rete – Puntata 2 – 9 giugno 2020
16:08
Posted on 6 Luglio 2020
In questa puntata di “Case Popolari: il sociale che fa rete” come costruire una piattaforma di strumenti da mettere a disposizione di tutti gli associati di Federcasa, ossia i gestori di case popolari, per sviluppare un accompagnamento all’abitare dell’inquilinato secondo uno stile di vita resiliente. Con Luca Talluri, presidente di Federcasa e Casa Spa, Pietro Pellizzaro, direttore “Progetto città resilienti” del Comune di Milano, Corrado Bina, direttore di Visione Casa e MM Spa, e Salvatore Ghirardini, presidente di Idea Trento. Conduce Chiara Brilli.
e la chiamano estate – le notizie prima di tutto
12:01
Posted on 14 Luglio 2020
Come cambia l'economia postcovid- Domenico Guarino intervista Mauro Lombardi docente economia dell'innovazione UNIFI,
“L’Angolo Rosso, quindicinale sul lavoro, credito e risparmio a cura di fisac CGIL Toscana”.
14:41
Posted on 19 Maggio 2021
"L'Angolo Rosso, quindicinale sul lavoro, credito e risparmio a cura di fisac CGIL Toscana".
“Contemporaneamente. Le parole di Dante”
1:12:14
Posted on 25 Marzo 2021
Poeti e scrittori omaggiano #Dante rileggendo le sue opere in chiave contemporanea attraverso parole chiave, modi di dire di uso comune ed il ritmo poetico. “Contemporaneamente. Le parole di Dante”, è un'iniziativa di Regione Toscana, La Nottola di Minerva e Giunti Editore per le Celebrazioni Dantesche.
Soffriggo per te. Pensieri e parole in fricassea.
21:51
Posted on 27 Ottobre 2020
Tutti i martedì alle 09:05 sulle frequenze di Controradio e in video sui nostri Social. Fabio Picchi intervista personaggi della cultura, delle arti, dell'accademia, del mondo contadino partendo sempre dal loro rapporto con il cibo, per tentare di mettere insieme sguardi nuovi sulla contemporaneità.
Intervista a Rachele Bastreghi ne L’Acrobata
11:23
Posted on 5 Maggio 2021
Rachele Bastreghi ospite a Controradio in occasione dell'uscita del suo disco "Psychodonna". Intervista a cura di Giustina Terenzi.
CR Volterra 8 luglio sciopero
Posted on 6 Luglio 2022
“Susanna e i vecchioni”, di Mino Maccari
6:59
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Susanna e i vecchioni”, di Mino Maccari (olio su tela, 1942 ca.) La presenza delle opere di Mino Maccari nella collezione Della Ragione testimonia una personalità impegnata e coinvolta nelle vicende sociali e politiche del proprio tempo. In Alberto Della Ragione bruciava, seppure dissimulata dal suo carattere riservato di elegante borghese, un’autentica passione sociale e una forma di engagement di origine più ideale ed etica che ideologica e politica, che lo portava istintivamente, ma con convinzione, a sostenere battaglie a favore e in difesa di artisti impegnati. Della Ragione si prese cura degli artisti più ribelli e irriducibili come Guttuso e Vedova, di quelli in difficoltà economiche o in pericolo per questioni razziali che ospitò per metterli al sicuro, come fece ad esempio con la famiglia di Mario Mafia e Antonietta Raphael. Fu interessato anche a personalità complesse, dalla biografia non lineare, ma di tempra intellettuale come Mino Maccari. Di Maccari, natura curiosa, estrema, irriducibile martellatore dei costumi sociali e della degenerazione politica, Della Ragione acquistò molte opere, cinque delle quali sono ancora oggi conservate al Museo Novecento. Nato a Siena da una famiglia agiata della borghesia cittadina, Maccari si laurea in giurisprudenza pur avvertendo un’innata propensione alle arti e in particolare al disegno. Uscito dalla prima guerra mondiale, inizia a sviluppare in parallelo alla sua attività forense quella di pittore e incisore, la sua grande passione che lo renderà uno dei protagonisti della cultura italiana in generale e del giornalismo in particolare. Giovanissimo è reclutato da Il Selvaggio, di cui diventerà direttore nel 1926. Lo stile delle sue prime incisioni è fortemente influenzato dall’espressionismo nordico, da Ensor e Grosz, ma anche dalle immagini di Soutine e di Rouault, da cui deriva un sarcasmo acido e amaro, un’ironia graffiante e a tratti devastante, impostata senza pruderie e senza timori per svelare vizi e difetti della società, il turpe e il volgare, l’inettitudine politica e la degenerazione morale, con prese di posizione sempre molto irriverenti e libere. Il tratto nelle sue grafiche e nei suoi dipinti è nervoso e tagliente a tratti violento e aggressivo, i colori sono squillanti e vivaci, dominati da una temperatura sempre espressionistica. Dopo la guerra ebbe compiti istituzionali e accademici importanti, prima all’Accademia di Belle Arti di Napoli, poi a quella di Roma in veste di direttore nel 1959, infine di presidente dell’Accademia di San Luca nel 1962. Merita ricordare la sua collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino per il Falstaff di Verdi di cui disegnerà le scene per l’edizione del 1970. Maccari muore a Roma nel 1989. Susanna e i vecchioni è una storia biblica, conosciuta anche a livello popolare, più volte fatta oggetto di interpretazioni da parte degli artisti del passato. Merita ricordare le opere di Lorenzo Lotto datato 1515 circa e quella di Artemisia Gentileschi realizzata nel 1610 circa, o nella versione ottocentesca di Francesco Hayez. Non possiamo poi non citare Susanna o L’attesa una straordinaria scultura di Arturo Martini anch’essa parte della collezione permanente del Museo Novecento. Susanna nell’interpretazione virulenta di Maccari è una donna di bordello, accerchiata da infocati vecchioni di età diversa, abbrutiti dalla fame di sesso. Con i loro sguardi sembrano violentare il corpo nudo della donna. La pittura è sfatta, come i valori morali dell’ambiente italiano a cui sembra alludere la ‘vignetta’. Un mondo simile a quello analizzato con vena distruttiva dalla pittura o grafica satirica di Grosz cui Maccari deve molto. Il tessuto figurativo si disfa lasciando emergere un impasto sporcato di colori. I volti, le espressioni sono ghigni, come di maschere orribili e orripilanti, quello che si svolge nello spazio compresso, pregno di odori e sudori, morbosi e macerati, è un’orgia, un rito deprimente, forse un sacrificio. L’arte non fa sconti a nessuno, entra senza pudore, rimorsi, sensi di colpa e se si macchia è per mostrare ferite, portandoci al disgusto delle forme per avere disgusto di noi stessi. Prendere o lasciare. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Case popolari: il sociale che fa rete! – Puntata 5
17:30
Posted on 16 Novembre 2021
Educazione alla cittadinanza e all’abitare. Verso uno stile di vita resiliente. Manuale per l’abitare consapevole di case, edifici e città. Implementazione sul territorio. Il progetto, di natura sperimentale, ha previsto il coinvolgimento degli inquilini assegnatari di alloggi ERP, a partire da Firenze con Casa Spa. Il bilancio e le prospettive. In studio Luca Talluri, Presidente di Casa Spa. In video collegamento Valentina D’addato, Project Manager del progetto "Educazione alla cittadinanza e all'abitare". Conduce Chiara Brilli.
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