Squiseat é un marketplace che mette in contatto chi produce eccedenze alimentari con chi è interessato a comprarle a prezzo vantaggioso.

Posted on 2 Luglio 2020

You may also like

“Mia Sorella”, di Ottone Rosai
8:04
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Mia Sorella”, di Ottone Rosai (olio su tela, 1942 ca.) A volte girando per musei capita di incontrare dei piccoli quadri che sono dei veri e propri monumenti dedicati all’umanità più umile e povera. Con immagini ridotte ai minimi termini, l’artista riesce a cogliere e sintetizzare ricordi, sentimenti, emozioni che solitamente si dipanano in una vita intera, che mutano e poi si consolidano in caratteri e personalità inconfondibili tali da definire l’unicità della persona amata, quella a noi vicina per tutta un’esistenza o solo per una breve indimenticabile stagione. A volte il senso di una vita e di una personalità sta racchiuso tutto in un gesto, in una posa, in un movimento appena accennato, magari un tic, una parte di quella persona diventa il tutto, la sua scoperta intimità, l’affaccio sul mondo interiore con le sue gioie e i suoi dolori, le sue pene e i suoi amori. Dall’esempio di Cezanne, indiscusso maestro di un nuovo umanesimo in arte, deriva il ritratto Mia sorella dipinto da Ottone Rosai nel 1921-22 circa. Anni buoni, si potrebbe dire, in termini di collezionismo. Alberto Della Ragione aveva buon occhio e velocità di scelta, ma nel caso di Rosai, l’attrazione deriva dal riconoscere, in questo solido pittore della tradizione fiorentina, una pietas speciale, il cantore di un’umanità umile ma fiera, provata dalla vita, ma moralmente resistente, un’umanità colta nel pieno di una solitudine immensa, pesante come un fardello, vissuta e accettata per sempre come ineluttabile destino dell’uomo tra gli uomini.La sorella è ritratta in una stanzuccia, che diventa immensa per il taglio prospettico con cui è costruita, quasi fosse una cappella di cattedrale, in cui la donna appare come una santa figura in meditazione. La si riconosce intenta forse a cucire, appare esile, gracile, un po’ inarcata, ben vestita e curata nella semplicità e dimessa povertà dell’abbigliamento. Nella stanza non c’è nulla di clamoroso; solo un tavolo, che è assoluto protagonista della scena assieme alla sorella, un panchetto su cui la figura è seduta e una porta ad arco sullo sfondo, a dare un senso di profondità all’interno, aggiungendo, dal punto di vista dei contenuti, qualcosa di non detto all’immagine, esperienza di silenzio e di solitudine, di quiete e lentezza; una porta oltre la quale vi s’immagina riposto quanto di segreto appartiene alla donna, il suo destino e la sua storia, un prima e un poi oltre quella apertura. Al pittore riesce immortalare la pazienza e la cura, l’ascolto e la meditazione, lo snocciolare lento dei pensieri e dei ricordi. Si erge davanti a noi immenso il mondo femminile, con i suoi riti e i suoi sacrifici, guardato con dolcezza e compassione dal pittore, con rispetto e con tutta l’ammirazione che può riservare un uomo di stampo antico, di un artista senza troppe retoriche. Rosai con questo quadro in stile perfettamente toscano anticipa a suo modo le proposte figurative di Valori plastici, Novecento, quelle del “ritorno all’ordine”, di una tradizione italiana gloriosa fondata su Giotto e Masaccio, Paolo Uccello e Piero della Francesca. Quella di Rosai è una strada in salita percorsa in solitudine, di uomo e di artista provato nella vita da eventi drammatici e tristi, e dal trauma irrisolto della morte del padre. Quella dell’ingegnere Della Ragione per Rosai, fu passione di raffinato amante dell’arte, ma stima anche morale e a tratti vera amicizia, tanto che i due per un periodo si dettero per via epistolare anche del tu. Una vicinanza avviata nel 1937 e proseguita per anni, fino al 1941, anno in cui Della Ragione venne coinvolto dalla nuova avventura della Galleria La Spiga-Corrente. Nella sua casa, l’ingegnere dedica così un’intera parete alle opere di Rosai, acquistate via via e lo scrive in una lettera: “ La aspetto qui per mostrarle la situazione dei suoi quadri: il meglio che potevo pel momento, e cioè l’intera parete di destra, da estremo a estremo, del corridoio, dove, al centro, trovansi i Campigli”. Ai quadri si aggiungono poi molti disegni che andranno a far compagnia a quelli di Carrà, Morandi e Sironi. L’artista, da parte sua, informa il collezionista sul suo lavoro e il 15 dicembre 1937 scrive: “ In questo momento ho ripreso a lavorare con gran lena e della serie delle nature morte che mi sono proposto fare la prima è già terminata e non mi dispiace. E’ un fiasco, un bicchiere e dei marroni sopra un piano bianco tovaglia: Inoltre ho fatto un paese. Sono contento e non sento altro desiderio all’infuori di quello di lavorare. Al pensiero dei colori, delle forme sento come se tutto il mio sangue danzasse la danza della gioia. Il lavoro: unica cosa che di un uomo rimane. Sarà il suo passato, la sua storia. Il passato di tutti, la storia di tutti”. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Reco’ on Air – Puntata 9
25:49
Posted on 23 Giugno 2021
Il ciclo dell'acqua: recupero e depurazione. Con Alessandro Brogi, G.I.D.A. Spa, Andrea Giachi, Aquarno Spa, e Gualtiero Mori, Cuoiodepur Spa. Conduce Raffaele Palumbo.
“Soffriggo per te” del 23 febbraio 2021
23:57
Posted on 23 Febbraio 2021
Tutti i martedì alle 09:05 sulle frequenze di Controradio e in video sui nostri Social. Fabio Picchi intervista personaggi della cultura, delle arti, dell'accademia, del mondo contadino partendo dal loro rapporto con il cibo, per mettere insieme sguardi nuovi sulla contemporaneità.
Controradio newsline: l’informazione prima di tutto
Posted on 31 Maggio 2022
Controradio newsline: l'informazione prima di tutto
Rock Contest 2020 – Computer Age Edition – 1a selezione (feat. Emma Nolde)
55:52
Posted on 10 Novembre 2020
Rock Contest 2020 - Computer Age Edition - Prima selezione In gara: Allen Bob & The Apple Tuesday's Cockroaches Filtermat Prophectical labissodeigiorniavenire Ospite live: Emma Nolde
Reco’ on Air – Puntata 2
28:42
Posted on 23 Giugno 2021
Recò, il festival dell'economia circolare, on air su Controradio. "Moda circolare" con Orsola De Castro, fondatrice di Fashion Revolution, e Matteo Mantellassi, CEO di Manteco. In studio Alessandro Colombo, Direttore artistico del festival; conduce Raffaele Palumbo.
Controradio notizie 10.25
1:59
Posted on 8 Aprile 2022
Controradio notizie 10.25
MANIFESTO 111 – MAURA MARIELLA
1:31
Posted on 10 Giugno 2020
MANIFESTO 111 - MAURA MARIELLA Il Manifesto 111 nasce a Firenze all’inizio del 2020 grazie all’incontro di numerosi cittadini che, partendo dalle loro esperienze dirette sulle pratiche del gesto e la relazione con il territorio, hanno riflettuto sui temi “dell’operare in vita” e sulle risposte che la politica potrebbe individuare per la costruzione della “città che viene”. I cittadini si sono incontrati spontaneamente, stimolati dalla richiesta di Virgilio Sieni e grazie alla collaborazione di Giulia Mureddu, Delfina Stella e di tutti gli operatori dell’Accademia sull’arte del gesto.
#17giugno ©️ONTRORADIO ‘M☀️RNING NEWS
24:33
Posted on 17 Giugno 2020
Le notizie del mattino con Chiara Brilli e Gimmy Tranquillo
Page 125 of 132
0
Would love your thoughts, please comment.x