“L’ora d’aria in un minuto” con Andrea Muzzi
Puntata del 9 maggio 2020

Posted on 20 Luglio 2020

You may also like

Case Popolari: il sociale che fa rete – Puntata 3 – 23 giugno 2020
14:59
Posted on 3 Luglio 2020
La seconda edizione di "Case popolari: il sociale che fa rete" prosegue con un focus sul progetto "Educazione alla cittadinanza e all'abitare", tra resilienza e nuovi stili di vita. Per la terza puntata ci troviamo in esterna dall'immobile di Viale Giannotti assieme al presidente di Federcasa e Casa Spa Luca Talluri e la referente del progetto per Casa Spa Valentina Pratesi. Avremo anche la testimonianza di uno degli inquilini a raccontarci la sua esperenza. Conduce Chiara Brilli.
La Costruzione della Città
28:06
Posted on 22 Febbraio 2022
Video documentario in tre puntate, regia di Andrea Di Bari. Le testimonianze dei protagonisti della storia politica e sociale di Scandicci, il tema dell'identità culturale, e la crescita della comunità civile. Parte I
“Educazione alla cittadinanza e all’abitare”, il seminario di presentazione del manuale
15:56
Posted on 28 Aprile 2022
"Educazione alla cittadinanza e all'abitare: nuovo modo di approcciare la gestione dei fabbricati e la relazione con gli abitanti", il seminario organizzato da Casa S.p.A. per presentare il manuale a sindaci e assessori dei comuni del LODE (Livello Ottimale Di Esercizio) fiorentino. Lo speciale a cura di Controradio condotto da Chiara Brilli.
Musica… da camera – Nothing For Breakfast: By the river
2:58
Posted on 30 Aprile 2020
I Nothing For Breakfast nascono a Firenze nel 2013. L’album d’esordio “PLACE” (2015), prodotto da Marco Olivi per Idra Recordings, permette alla band la realizzazione di due tour americani che includono anche la partecipazione al SXSW di Austin (2017). Nel febbraio 2019 la band vola a New York per registrare e produrre sotto la direzione di Anthony Molina (Mercury Rev), il secondo album di prossima pubblicazione.
Stream now
13:36
Posted on 16 Giugno 2020
Recò il festival dell’Economia Circolare on air – Puntata 4
26:03
Posted on 26 Ottobre 2020
Recò il festival dell'Economia Circolare on air - Puntata 4 Finanza ed Economia Circolare. Con: Lorenzo Sciadini, Direttore Scientifico di Recò Festival, Simone Grillo, Ricerca e Mercato Banca Etica, Gabriele Nanni, Responsabile New Business Banca Iccrea e Progetto InTour, e Alessandro Maria Lerro, Presidente Entopan. Conduce Raffaele Palumbo.
“San Francesco predica agli uccelli”, di Filippo de Pisis
8:56
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti.“San Francesco predica agli uccelli”, Filippo de Pisis (olio su tela, 1931 ca.) Filippo De Pisis vuol vivere una vita frenetica, nervosa, di intellettuale a 360 gradi, dedita tanto all’arte e alla poesia quanto all’eros e al sesso. Tutti questi livelli si intrecciano e rifioriscono nella sua pittura, che nello stile risente della sua ipersensibilità e tensione nervosa, seppur controllata, in una distaccata aristocratica relazione con la realtà. I suoi dipinti infatti hanno l’aspetto di allegorie. Gli oggetti e le figure in essi rappresentati, dall’espressa funzione simbolica, vanno interpretati, per assonanze fonetiche e mnemoniche, come messaggeri e chiavi di accesso alla biografia esistenziale e sentimentale dell’artista, la cui vita interiore fu terreno di conflitti e battaglie con il mondo circostante, luogo ben difeso dove coltivare le proprie passioni e i propri desideri. Letterato raffinato, bulimico lettore, De Pisis passa velocemente, e con un dispendio fisico oltre che cerebrale, dallo scrivere al dipingere, dal pensare filosoficamente al sentire la realtà come pittore più sensuale che mentale. L’artista ritrova la realtà nella materialità di colore e segno, nel consumarsi dell’immaginazione dipingendo; qui si incontrano il calore e il respiro della vita, l’erotismo e l’edonismo, il sesso e la carne, gli odori e i sapori. Il San Francesco è un quadro da meditazione, da guardare facendo vuoto e dandosi un po’ di quiete per raggiungere una calma interiore. Una via di iniziazione alla vera vita, all’eternità qua sulla terra in ogni giorno dell’esistenza. Si tratta di un olio su tela databile intorno al 1931. Un paesaggio italiano, costruito immaginando i luoghi attraversati dal poverello di Assisi, che viveva in perfetta armonia con la natura e amava “nella peculiare luce di Dio”. Sotto una parete rocciosa alta, incombente, si riesce appena a percepire frate Francesco, coperto nel suo saio di ruvida tela che si inchina verso un assembramento di volatili, colombi, passeri, una cornacchia e un corvo. Piccoli puntini in bianco e nero. Macchioline. In alto si vedono transitare candide nubi, appena sfrangiate in punta di pennello. Dall’alto della roccia scende una cascatella di acqua. Qui la santità è in versione lirica, sentimentale, eppure di grande respiro. Universale nel suo minimalismo poetico. Un albero, una quercia, si piega abbarbicata alla rupe. Macchie di arbusti verdastri, ciuffi di fiorellini di campo. Il lento cadere della cascata sovrasta nella quiete le parole di Francesco ai suoi piccoli amici. Difficile sapere cosa si siano detti l’uomo e le piccole creature del cielo, quel giorno. Mistero e miracolo a un tempo. Il pittore entra in punta di piedi nella scena, una delle più celebri tra quelle della Legenda maior, se ne sta lontano, in disparte. Qui la via di salvezza per l’umanità è l’arte, la poesia, la potenza dell’umiltà del poverello, la santità della natura. Un’immagine che nel nostro tempo ci serve da monito e da guida. Alle spalle dell’artista, colto e addentro alla storia dell’arte, ci sono almeno due capolavori. La Predica agli uccelli affrescata da Giotto in Assisi, dove la storia dell’arte moderna è cominciata. E il dipinto di Giovanni Bellini con San Francesco in estasi databile al 1476-78. Il frate è appena uscito dal suo romitorio scavato nella montagna, si affaccia su un vasto paesaggio, allarga le braccia contemplando il creato, si unisce a tutta quella grandiosa bellezza. In estatica riconciliazione. Almeno per me, quello di Bellini conservato a New York, nelle sale della The Frick Collection, è uno dei quadri più belli al mondo. E questo di De Pisis, così dolce e immenso, può sicuramente stare alla pari con quello. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Albero del Paradiso, commenti dei cittadini
2:48
Posted on 28 Marzo 2021
La città di Firenze e gli Uffizi celebrano Dante esponendo l’abete di Penone in Piazza della Signoria. L’abete di Penone, che costituisce un anticipo della mostra “Alberi Inversi”, sarà inaugurato il 25 marzo in occasione delle celebrazioni di Dante. Il resto della mostra di cui l’abete di Penone fa parte sarà ospitato nelle Gallerie dal 1 giugno al 12 settembre, interamente dedicata a Dante. L’installazione sarà la più grande opera mai ospitata nello spazio pubblico del centro storico di Firenze. Il titolo allude al tema dantesco dell’ “albero che vive della cima” (Dante, Paradiso, 18: 28-30). L’abete di Penone è una maxi-scultura che si sviluppa in altezza per 22 metri ed è costruita con metallo e legno.
Controradio notizie 10.25
2:53
Posted on 18 Marzo 2022
Controradio notizie 10.25
Controradio newsline: l’informazione prima di tutto
4:22
Posted on 25 Marzo 2022
Controradio newsline: l'informazione prima di tutto
Page 124 of 132
0
Would love your thoughts, please comment.x