“Perso 90%,rimaniamo aperti facendo quel poco che è possibile”, fornai, pastai, artigiani del centro
12 Novembre 2020
Tra rischi di chiusure, perdite economiche e personale in cassa integrazione.: le botteghe del centro che rifornivano la filiera alberghiera e i negozi di souvenir dopo che la Toscana è passata in zona arancione.
Le ipotesi di nuove strette a orari e attivita' nel settore della ristorazione, rischiano di portare al collasso questa filiera dell'economia. "La ristorazione ha gia' limitato in modo considerevole l'offerta riducendo i coperti per rispondere alle ragioni di sicurezza. Una limitazione pesante dell'orario di
attivita' renderebbe impossibile la sostenibilita' economica" ribadisce la Cna.
Monica Pelliccia ha raccolto le testimonianze di due ristoratori fiorentini del centro storico.
I bar, i ristoranti e i fornitori alimentari dopo l'ultimo Dpcm, tra chiusura anticipata alle 18 e diminuzione della clientela all'ora di pranzo per lo smart working. Ristoratori, baristi e un pastaio artigianale che forniva i ristoranti e i catering raccontano le difficoltà del settore.