Pianeta oceano. La nostra vita dipende dal mare, il futuro del mare dipende da noi. Un inno alla bellezza e alla fragilità del mare, un percorso verso il cambiamento, perché la soluzione parte dalla conoscenza, passa per la
consapevolezza e si manifesta attraverso l’azione e il rispetto. MARIASOLE BIANCO, una laurea in biologia marina e un master a Cairns in Australia. Dal 2012 fa parte della Commissione Mondiale delle Aree Protette (Wcpa) e partecipa
all’International Union for the Conservation of Nature (IUCN). Nel 2013 ha fondato l’Onlus Worldrise, che crea e promuove progetti per la tutela dell’ambiente marino. Nel 2015 la rivista americana “Origin” l’ha riconosciuta tra i 100 “Ocean Heroes”.

Posted on 9 Giugno 2020

You may also like

“L’Attesa o Susanna” di Arturo Martini
5:58
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Arturo Martini, L’Attesa o Susanna” (Pietra del Finale 1935 ca.) Una giovane, completamente nuda, dirige lo sguardo lontano da sé. La testa è leggermente reclinata all’indietro. Sta guardano in aria, verso un orizzonte distante. Cosa osserva? Cosa aspetta questa donna, dalla fisicità ancora acerba e dalla posa monumentale? Ha forse avvertito un suono nel cielo, magari presagisce l’arrivo di un messaggero, il transitare di un segno luminoso, l’accendersi del manto stellato? Lo sguardo è concentrato. La giovane donna sta contemplando. È immagine stessa della contemplazione femminile. Con lei guardiamo oltre noi stessi, verso qualcosa che colma di stupore, meraviglia, incanto. Intorno e dentro di lei c’è molto silenzio. Quell’inclinazione della testa, in effetti, può far pensare che la ragazza stia riflettendo su qualcosa che sorge nel proprio intimo. Sensazioni che provocano un certo sottile turbamento. O diversamente è solo un ricordo che torna a farsi nitido adesso, nell’attimo della sospensione dello sguardo, come quando restiamo, instupiditi, in attesa. La giovane contempla, medita, scorge, presagisce. Nulla ci distrae dal suo stato d’animo. L’opera di Arturo Martini (Treviso, 1889 – Milano, 1947) colpisce per le sue fattezze quasi primitive, ma allo stesso tempo accarezza l’animo con una dolcezza infinita, in perfetta sincronia con il suo titolo, L’attesa o Susanna, ovvero giglio, simbolo di purezza. Nel racconto biblico, Susanna infatti non cede alla violenza di due giudici anziani, due guardoni, che Daniele, il profeta, riesce a smascherare. Susanna spoglia la menzogna, vince il bruto desiderio perché è forte e salda nella sua nudità e purezza. Immobile, ma attraversata da una luminosa silente vitalità, Susanna è in unione con l’infinito e l’universale. L’universale che per Martini “è qualche cosa che sta fuori dalla volontà, dalla ragione e soprattutto dal contegno; è una specie di inettitudine simile a quella dell’albero, che nel nascere, nel crescere è sempre perfetto”. Diremmo perfetto come l’opera d’arte. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
“Lo stadio lo faremo da soli”, il sindaco Dario Nardella sul futuro dell’Artemio Franchi
1:06:41
Posted on 18 Gennaio 2021
Una conferenza stampa a Palazzo Vecchio indetta dal sindaco per parlare dello stadio dopo la risposta del Ministero
Il Signor Rossi – 26 Novembre 2020
7:21
Posted on 26 Novembre 2020
Il Signor Rossi con Enrico Rossi: settima puntata dedicata al tema dell'immigrazione.
Page 386 of 438
0
Would love your thoughts, please comment.x