ROMPI IL SILENZIO live Mandela Forum
Liceo Musicale Passaglia di Lucca
Tutor Musicale Francesco Guasti
Tutor Lorenzo Cipriani

Posted on 30 Dicembre 2017

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“L’Attesa o Susanna” di Arturo Martini
5:58
Posted on 21 Luglio 2020
L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Arturo Martini, L’Attesa o Susanna” (Pietra del Finale 1935 ca.) Una giovane, completamente nuda, dirige lo sguardo lontano da sé. La testa è leggermente reclinata all’indietro. Sta guardano in aria, verso un orizzonte distante. Cosa osserva? Cosa aspetta questa donna, dalla fisicità ancora acerba e dalla posa monumentale? Ha forse avvertito un suono nel cielo, magari presagisce l’arrivo di un messaggero, il transitare di un segno luminoso, l’accendersi del manto stellato? Lo sguardo è concentrato. La giovane donna sta contemplando. È immagine stessa della contemplazione femminile. Con lei guardiamo oltre noi stessi, verso qualcosa che colma di stupore, meraviglia, incanto. Intorno e dentro di lei c’è molto silenzio. Quell’inclinazione della testa, in effetti, può far pensare che la ragazza stia riflettendo su qualcosa che sorge nel proprio intimo. Sensazioni che provocano un certo sottile turbamento. O diversamente è solo un ricordo che torna a farsi nitido adesso, nell’attimo della sospensione dello sguardo, come quando restiamo, instupiditi, in attesa. La giovane contempla, medita, scorge, presagisce. Nulla ci distrae dal suo stato d’animo. L’opera di Arturo Martini (Treviso, 1889 – Milano, 1947) colpisce per le sue fattezze quasi primitive, ma allo stesso tempo accarezza l’animo con una dolcezza infinita, in perfetta sincronia con il suo titolo, L’attesa o Susanna, ovvero giglio, simbolo di purezza. Nel racconto biblico, Susanna infatti non cede alla violenza di due giudici anziani, due guardoni, che Daniele, il profeta, riesce a smascherare. Susanna spoglia la menzogna, vince il bruto desiderio perché è forte e salda nella sua nudità e purezza. Immobile, ma attraversata da una luminosa silente vitalità, Susanna è in unione con l’infinito e l’universale. L’universale che per Martini “è qualche cosa che sta fuori dalla volontà, dalla ragione e soprattutto dal contegno; è una specie di inettitudine simile a quella dell’albero, che nel nascere, nel crescere è sempre perfetto”. Diremmo perfetto come l’opera d’arte. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Recò On air – puntata 11
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Posted on 14 Dicembre 2020
Il festival, che si sarebbe dovuto tenere a marzo del 2020 si rinnova nella formula ma non nei contenuti. La rigenerazione di un festival in una piattaforma dedicata ai contenuti dell'economia circolare è una risposta ai tempi che viviamo. Recò On air – Puntata 11: “Il tessuto del futuro: le aziende tra economia circolare e nuovi bisogni”. Con Guglielmo Olearo, International Manager Première Vision, Benedetta Squittieri, Assessore al bilancio, sviluppo economico, innovazione e agenda digitale del Comune di Prato, e Lorenzo Sciadini, Direttore Scientifico di Recò Festival.
Firenze, ‘I Granai dell’abbondanza’ dei Medici
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Posted on 27 Novembre 2021
Il Granaio dell’Abbondanza è l’edificio storico che ospita la sede di Nana Bianca. Risale alla fine del ‘600 e fu costruito per volontà della famiglia dei Medici per la conservazione del grano in tempo di carestia. Controradio è entrata per prima negli antichi 'silos' appena ristrutturati, guarda l'intervista ad Alessandro Sordi, Co-founder di Nana Bianca, a cura di Gimmy Tranquillo.
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