Speciale lavoratori dello spettacolo – seconda parte
22 Dicembre 2020
Nasce il coordinamento regionale dei produttori e distributori di musica dal vivo. Con Pedro di Bottega Roots, Marco Dalmasso di Buh/la Scena muta, Luca Pedonese, Barlume, Enrico Romero, Flog, Toto, The Cage, Marco Caciagli, Viper Theatre
Firenze, piazza Santa Maria Novella, al sit-in No Green Pass, hanno partecipato per ore oltre un migliaio di cittadini, fra cui una riconoscibile presenza di studenti universitari arrivati anche dal resto della Toscana, che hanno criticato le restrizioni e la gestione Covid dell’ateneo fiorentino.
Durante il sit-in del popolo ‘No Green Pass’ sono stati fatti cori ‘Trieste, Trieste’ in solidarietà coi portuali della città giuliana. Cori che si sono uniti a quelli di critica al premier Draghi e allo stesso Giani. Niente bandiere di partito ma alcune bandiere tricolori sventolate ed è spuntato pure il vessillo anarchico che spesso ricorre nei cortei fiorentini.
Tra cartelli e striscioni si poteva leggere ‘Studenti contro il green pass’, ‘Libertà di scelta’, ‘Siamo arrivati al reato di opinione’, oppure anche ‘L’unico pass è la Costituzione’.
Per la prima volta Slow Food Italia ha una presidente: è la toscana Barbara Nappini, fondatrice dell'associazione Il Grano e le Rose, di Arezzo, che organizza attività con lo sguardo rivolto a uno stile di vita sostenibile e
responsabile. È stata eletta dal decimo Congresso nazionale dell'associazione, che ha riunito a Genova 750 delegati.
Si chiama “Forse mio padre” (Giuntina), l'ultimo sconvolgente libro della scrittrice e drammaturga, autrice tra gli altri de “L'Acrobata”. Una storia privata che diventa una grande universale riflessione sulla memoria. “Del resto quando la memoria non c'è, non basta o resta muta, dobbiamo costruircene una nostra. Dobbiamo avere fede nella fantasia”.