Posted on 17 Settembre 2020

You may also like

“Tele e pennelli” di Filippo De Pisis
9:50
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Tele e pennelli” di Filippo De Pisis (Olio su tela, 1942) Sul piano inclinato del tavolo vediamo una pipa da fumo, pennelli in un barattolo, libri accostati in fila, una bottiglia di vetro, la tavolozza da pittore, il retro di una tela. Gli oggetti sembrano toccarsi l’uno con l’altro, in un gioco di relazioni consequenziali, che raccontano il quotidiano lavoro nello studio, il gioco illusorio della pittura, la geografia di interessi letterari, poetici, scientifici, di riflessione rallentata e di furor nell’esecuzione. In questo dipinto di Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956) tutto rinvia al mestiere del pittore, alla vita dell’artista. I pennelli appena usati sono stati riposti nel barattolo. La pipa è appoggiata sul piano e potrebbe essere ancora calda. Ricorda come l’attività dello scrittore-pittore necessiti di pause, di istanti di contemplazione nel vuoto, di distrazione per recuperare energia e qualche immagine inattesa. I volumi accostati uno all’altro stanno, invece, a significare letteratura e poesia, tragedie antiche e romanzi moderni. Anche nel nostro quadro ritorna la bottiglia, sicuramente di vino, perché senza il liquido dionisiaco non c’è mania, sacro furore. Vi si legge un’allusione alla vita bohémienne di cui l’artista amava circondarsi e agli incontri-scontri amorosi, vitali per il nostro candido reazionario. Non manca neppure la tavolozza, sporca dei colori, pasticciati, confusi, come sono confuse le sensazioni quando la sensualità prevale sull’intelligenza delle cose. La sigla VR indica l’esatto luogo e il tempo dell’esecuzione: siamo a Milano, in via Rugabella. Tra le costole dei libri e la punta dei pennelli s’incunea una tela. Presentata al rovescio. Si vede il telaio, la sua costruzione. Il tessuto inchiodato al lato del legno. Quella tela rovesciata, quadro nel quadro, mostra l’altra faccia della medaglia e ci svela il mistero e il piacere della pittura, l’illusione dell’immagine dipinta. Il linguaggio figurativo non è riproduzione della realtà, imitazione, ma è gioco della mente e avventura dei sensi. Tecnicamente un teatrino in cui l’artista dispone i suoi oggetti emblematici, le immagini delle cose che lo eccitano e rappresentano, l’orizzonte esterno e quello intimo, chiavi di accesso all’inconscio. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Denata Ndreca in “Cronaca di una primavera” – Quanta poesia? Omaggio ad Alda Merini
2:51
Posted on 23 Aprile 2020
Poetessa, giornalista, traduttrice, promotrice sociale e culturale. Si occupa di diritti umani. Ideatrice e organizzatrice di eventi di poesia a livello nazionale e internazionale, ha creato il primo festival della poesia per i bambini GelatariumPoesia a Firenze. Collabora con quotidiani nazionali e riviste internazionale di letteratura.
Todo Cambia – ospite Gianfranco Giannasi
30:51
Posted on 24 Novembre 2020
Il dottor Gianfranco Giannasi - Direttore Pronto Soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze e Direttore del Dipartimento di Medicina di urgenza della Ausl Toscana centro, racconterà e mostrerà tutte le fasi della patologia e come agiscono le terapie. Si tratta di uno studio unico in Italia che sistematizza dieci mesi di esperienza con centinaia di ammalati.
Page 318 of 438
0
Would love your thoughts, please comment.x