Si chiama “Forse mio padre” (Giuntina), l'ultimo sconvolgente libro della scrittrice e drammaturga, autrice tra gli altri de “L'Acrobata”. Una storia privata che diventa una grande universale riflessione sulla memoria. “Del resto quando la memoria non c'è, non basta o resta muta, dobbiamo costruircene una nostra. Dobbiamo avere fede nella fantasia”.
Nasce il coordinamento regionale dei produttori e distributori di musica dal vivo. Con Pedro di Bottega Roots, Marco Dalmasso di Buh/la Scena muta, Luca Pedonese, Barlume, Enrico Romero, Flog, Toto, The Cage, Marco Caciagli, Viper Theatre
Kropotkin è il progetto solista di Francesco D’Elia, classe 1982. Violinista, già attivo, tra gli altri, con Samuel Katarro/King of the Opera, Tribuna Ludu e Criminal Jokers, suona le tastiere nei Sex Pizzul e il violino ne L’Orchestrina di Molto Agevole di Enrico Gabrielli. Attualmente sta lavorando a “Scary Movies”, una serie di rielaborazioni di colonne sonore di film horror e affini.