Si chiama “Forse mio padre” (Giuntina), l’ultimo sconvolgente libro della scrittrice e drammaturga, autrice tra gli altri de “L’Acrobata”. Una storia privata che diventa una grande universale riflessione sulla memoria. “Del resto quando la memoria non c’è, non basta o resta muta, dobbiamo costruircene una nostra. Dobbiamo avere fede nella fantasia”.
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Riprese video #MatteoDmiProduction
Le riflessioni di Laura Piccioli, Presidente fiorentina dell'ANED, l'Associazione degli
ex deportati, di Claudio Vercelli, storico torinese esperto di memoria e nuovi fascismi e del Presidente della Comunità ebraica fiorentina Enrico Fink
