Todo Cambia – attualità e cultura con Raffaele Palumbo. Ospite Tomaso Montanari.
Lo storico dell’arte pronuncia – durante la trasmissione Report del 18 giugno scorso – una frase porta il Sindaco di Firenze Dario Nardella e la sua Giunta alla decisione di presentare una querela civile con risarcimento di 165mila euro. Nella trasmissione Montanari dice: “Firenze è una città in svendita. È una città all’incanto, è una città che se la piglia chi offre di più, e gli amministratori di Firenze sono al servizio di questi capitali stranieri”. Il Sindaco ha deciso di querelare perché ha trovato la frase ambigua e allusiva a possibili illeciti. Montanari rigetta con forza l’accusa parlando di posizione squisitamente politica. “Come nel caso dei Girolamini a Napoli quando ho avuto sentore di illeciti sono andato a parlare con magistratura, mettendoci la faccia e rischiando in prima persona”, dice Montanari. Che ai nostri microfoni racconta anche di come l’intervista rilasciata a Report sia stata montata in modo da ingenerare equivoci e a sua insaputa.

Posted on 12 Gennaio 2021

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“Tele e pennelli” di Filippo De Pisis
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Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Tele e pennelli” di Filippo De Pisis (Olio su tela, 1942) Sul piano inclinato del tavolo vediamo una pipa da fumo, pennelli in un barattolo, libri accostati in fila, una bottiglia di vetro, la tavolozza da pittore, il retro di una tela. Gli oggetti sembrano toccarsi l’uno con l’altro, in un gioco di relazioni consequenziali, che raccontano il quotidiano lavoro nello studio, il gioco illusorio della pittura, la geografia di interessi letterari, poetici, scientifici, di riflessione rallentata e di furor nell’esecuzione. In questo dipinto di Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956) tutto rinvia al mestiere del pittore, alla vita dell’artista. I pennelli appena usati sono stati riposti nel barattolo. La pipa è appoggiata sul piano e potrebbe essere ancora calda. Ricorda come l’attività dello scrittore-pittore necessiti di pause, di istanti di contemplazione nel vuoto, di distrazione per recuperare energia e qualche immagine inattesa. I volumi accostati uno all’altro stanno, invece, a significare letteratura e poesia, tragedie antiche e romanzi moderni. Anche nel nostro quadro ritorna la bottiglia, sicuramente di vino, perché senza il liquido dionisiaco non c’è mania, sacro furore. Vi si legge un’allusione alla vita bohémienne di cui l’artista amava circondarsi e agli incontri-scontri amorosi, vitali per il nostro candido reazionario. Non manca neppure la tavolozza, sporca dei colori, pasticciati, confusi, come sono confuse le sensazioni quando la sensualità prevale sull’intelligenza delle cose. La sigla VR indica l’esatto luogo e il tempo dell’esecuzione: siamo a Milano, in via Rugabella. Tra le costole dei libri e la punta dei pennelli s’incunea una tela. Presentata al rovescio. Si vede il telaio, la sua costruzione. Il tessuto inchiodato al lato del legno. Quella tela rovesciata, quadro nel quadro, mostra l’altra faccia della medaglia e ci svela il mistero e il piacere della pittura, l’illusione dell’immagine dipinta. Il linguaggio figurativo non è riproduzione della realtà, imitazione, ma è gioco della mente e avventura dei sensi. Tecnicamente un teatrino in cui l’artista dispone i suoi oggetti emblematici, le immagini delle cose che lo eccitano e rappresentano, l’orizzonte esterno e quello intimo, chiavi di accesso all’inconscio. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Todo Cambia. Attualita’ e cultura con Raffaele Palumbo. Lavorare (da casa)stanca.
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Posted on 13 Novembre 2020
Lavorare (da casa) stanca. Rischi e opportunità dello smart working. Zamperini parte dall'area del pianeta con il più alto tasso di innovazione, la Silicon Valley - che negli ultimi anni ha sconvolto i comportamenti individuali e relazionali delle nostre società - per analizzare le condizioni di chi ha lavorato da casa in realtà molto meno preparate. Cosa va salvato in questa esperienza? Cosa abbandonato? Nicola Zamperini è giornalista e consulente di comunicazione digitale per aziende e istituzioni, Marco Renzi è giornalista ed esperto di comunicazione ed informazione digitale.
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