Posted on 17 Maggio 2020

You may also like

Controradio notizie 10.25
Posted on 28 Giugno 2022
Controradio notizie 10.25
“Natura morta”, di Giorgio Morandi
8:05
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti “Natura morta”, di Giorgio Morandi (olio su tela, 1923-1925) Quando si dice “natura morta” e si fa il nome di Giorgio Morandi si parla di un silente accordo tra cose e sentimenti che torna sempre uguale e sempre diverso, come sempre identica è l’essenza delle cose, la loro forma ideale, ma sempre variato è il sentimento di chi le contempla perché la luce su di esse e in esse muta nel momento della sua epifania, e con la luce si rinnovano le sensazioni. Con le sue costruzioni così essenziali e così quotidiane, questo grande pittore ci ha portato oltre il visibile, senza mai abbandonarlo; restando, cioè, su quella sottilissima soglia che separa e lega il mondo reale con l’altro, quello invisibile. Quella di Morandi è un’immagine costruita con tocchi lentissimi di pennellate scelti per dare fisicità pittorica a un’intensità emotiva, a una fenomenologia di sentimenti, che si propaga nello spazio e si materializza negli oggetti tramite la luce. Una luce che ci appare pregna in ogni sua particella di quanto di umano si distacca dall’animo del pittore per depositarsi e assolutizzarsi in una dimensione formale-visiva che è appunto una dimensione metafisica e spirituale, costruita con lentezza e concentrazione, senza urti né accelerazioni, senza agitazione, turgidezza o nervosismo ma adagio, adagio con moto e sentimento, come se le singole pennellate fossero note musicali di una composizione per clavicembalo ben temperato. Guardando la Natura morta conservata al Museo Novecento, un dipinto datato 1928, si ha la certezza di stare davanti a un capolavoro. Quanto di assoluto e di particolare s’immortala in quell’immagine va diretto a colpire nel segno, nel punto di una congiunzione visiva d’intelligenza e sentimento, che è poi quella di eternità e divenire, di assoluto e relativo. Non possiamo che dire: Ecco questa è arte, questo deve fare l’arte. Deve farci credere all’immortalità e perennità del sentimento dell’epifania dell’assoluto nel reale, della verità del mondo nel momento, farci illudere dell’esistenza dell’assoluto e dell’imperturbabile dietro la presenza visibile delle cose. Quello che stiamo contemplando è lì, in un interspazio, in una dimensione quantica, dove la materia è fatta di risonanze e vibrazioni, energia che non si disperde, che non si contamina, e che resta al contrario pura nella sua essenza, aderente nella sua immanenza. È un mondo, quello di Morandi, in cui i soggetti si riducono all’essenziale per girare al minimo. Ecco perché la sua arte ci appare come azione estrema, quando giunta al limite di un cammino che altri avrebbe condotto all’astrazione, si ferma senza arretrare, avendo scelto da sempre una forma di gnosi pittorica che, estraendo dalla realtà la verità immota, giunge a perpetuare l’immagine di un oggetto nelle costanti variazioni sentimentali della forma-colore. Morandi per Longhi sceglie soggetti umili per dire poeticamente la verità: oggetti e luoghi che, isolati dal rapido corso del tempo e dal caos del mondo, restano, tra le mani dell’artista come “simboli necessari, vocaboli sufficienti ad evitare le secche dell’astrattismo”. Oggetti di casa, elementi affettivi, paesaggi contemplati dalla finestra, così dimessi e modesti da apparire remissivi a un linguaggio metafisico cui è restituita lentamente la luce dell’immortalità. Un farsi evento dell’immagine nell’istante in cui la mimesi conosce il suo tramonto, la sua cecità. Morandi è un eroe del novecento che ha saputo sconfiggere la morte, la violenza, l’entropia, restando sul posto, senza far parlare di sé con azioni titaniche o trasformazioni mostruose. Non è entrato nella storia dell’arte con il passo e l’invadenza né di Picasso né di Pollock. La grandezza di Morandi sta in una caparbia e umile lotta consumata fino alla fine per la vittoria dell’umanità contro il nullificante nulla ,così lo chiamava Hegel; una vittoria portata a casa con i soli mezzi dell’arte che nell’animo dell’artista può accordarsi nella sua giornaliera battaglia con una intensa capacità di ascolto e di concentrazione che è quella della poesia. Suo compito era raggiungere la verità del mondo senza distruggere l’emozione per la bellezza insita nel suo apparire, o con le sue parole: “ Quello che importa è toccare il fondo, l’essenza delle cose”. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Controradio notizie 10.25
1:59
Posted on 8 Aprile 2022
Controradio notizie 10.25
Architects And The City del 15 Ottobre 2020
26:56
Posted on 15 Ottobre 2020
Il consueto appuntamento quindicinale con l'Ordine degli Architetti di Firenze. Ospiti con Domenico Guarino Alessandro Jaf Consigliere dell'Ordine e Cristina Giachi Vicesindaca di Firenze
Controradio newsline: l’informazione prima di tutto
3:55
Posted on 23 Marzo 2022
Controradio newsline: l'informazione prima di tutto
25 Aprile 2021 – Andrea Ventura
10:01
Posted on 25 Aprile 2021
25 Aprile 2021 - Andrea Ventura
Firenze – Manifestazione per Ucraina
3:30
Posted on 27 Febbraio 2022
Firenze, erano centinaia le persone, con un’affluenza superiore alle previsioni, che hanno partecipato al presidio per la pace sul ponte Santa Trinita, in pieno centro storico della città, promosso dopo l’attacco della Russia all’Ucraina.
L’era dell’inclusione – Puntata 8 – 8 marzo 2021
19:33
Posted on 8 Marzo 2021
L'era dell'inclusione. Nell'ottava puntata, dedicata all'imprenditoria al femminile, Gilda D’Incerti, Amministratrice Delegata di PQE Group, e Giuliana Gavioli, Senior Vice President della divisione B. Braun Avitum e membro del B. Braun Avitum executive commitee. Conduce Chiara Brilli.
The Insider. Stefano Fabbri
7:03
Posted on 14 Giugno 2021
The Insider. Stefano Fabbri
Radio Day anni 80: Un week end postmoderno. L’informazione
2:02:00
Posted on 20 Dicembre 2020
A 40 ANNI DA QUEI GIORNI, CONTRORADIO CLUB E CONTRORADIO ORGANIZZANO UNA MARATONA RADIOFONICA SUL MONDO CREATIVO E CULTURALE DEGLI ANNI 80 CON I SUOI PROTAGONISTI.
Page 5 of 132
0
Would love your thoughts, please comment.x