VIAGGI. Il racconto dello skipper che sta facendo il giro del mondo. Seguite il blog www.milantoexpedition.com e il
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Posted on 1 Febbraio 2021

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La Collezione Roberto Casamonti – Speciale di Controradio
20:03
Posted on 11 Maggio 2022
"Tutte le volte che compro un quadro m'innamoro. Mio padre acquistò il primo nel 1950 e da allora non ho mai smesso di ricercare la bellezza nell'arte. Con questa collezione ho piacere di fare vedere le opere che ho raccolto, scelto, voluto e amato in tutta la mia vita". Intervista di Chiara Brilli a Roberto Casamonti sulla sua collezione privata aperta per la prima volta al pubblico nel 2018 ospitata al Piano Nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, opera architettonica cinquecentesca di Baccio d’Agnolo. La Collezione Roberto Casamonti "Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo da Boetti a Schifano Da Miró a Basquiat" si qualifica come una delle maggiori raccolte d'arte moderna e contemporanea aperta al pubblico in Italia.
“Tele e pennelli” di Filippo De Pisis
9:50
Posted on 21 Luglio 2020
“L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Tele e pennelli” di Filippo De Pisis (Olio su tela, 1942) Sul piano inclinato del tavolo vediamo una pipa da fumo, pennelli in un barattolo, libri accostati in fila, una bottiglia di vetro, la tavolozza da pittore, il retro di una tela. Gli oggetti sembrano toccarsi l’uno con l’altro, in un gioco di relazioni consequenziali, che raccontano il quotidiano lavoro nello studio, il gioco illusorio della pittura, la geografia di interessi letterari, poetici, scientifici, di riflessione rallentata e di furor nell’esecuzione. In questo dipinto di Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956) tutto rinvia al mestiere del pittore, alla vita dell’artista. I pennelli appena usati sono stati riposti nel barattolo. La pipa è appoggiata sul piano e potrebbe essere ancora calda. Ricorda come l’attività dello scrittore-pittore necessiti di pause, di istanti di contemplazione nel vuoto, di distrazione per recuperare energia e qualche immagine inattesa. I volumi accostati uno all’altro stanno, invece, a significare letteratura e poesia, tragedie antiche e romanzi moderni. Anche nel nostro quadro ritorna la bottiglia, sicuramente di vino, perché senza il liquido dionisiaco non c’è mania, sacro furore. Vi si legge un’allusione alla vita bohémienne di cui l’artista amava circondarsi e agli incontri-scontri amorosi, vitali per il nostro candido reazionario. Non manca neppure la tavolozza, sporca dei colori, pasticciati, confusi, come sono confuse le sensazioni quando la sensualità prevale sull’intelligenza delle cose. La sigla VR indica l’esatto luogo e il tempo dell’esecuzione: siamo a Milano, in via Rugabella. Tra le costole dei libri e la punta dei pennelli s’incunea una tela. Presentata al rovescio. Si vede il telaio, la sua costruzione. Il tessuto inchiodato al lato del legno. Quella tela rovesciata, quadro nel quadro, mostra l’altra faccia della medaglia e ci svela il mistero e il piacere della pittura, l’illusione dell’immagine dipinta. Il linguaggio figurativo non è riproduzione della realtà, imitazione, ma è gioco della mente e avventura dei sensi. Tecnicamente un teatrino in cui l’artista dispone i suoi oggetti emblematici, le immagini delle cose che lo eccitano e rappresentano, l’orizzonte esterno e quello intimo, chiavi di accesso all’inconscio. Copyright Sergio Risaliti Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini. Montaggio video: Antonella Nicola
Controradio newsline: l’informazione prima di tutto
2:10
Posted on 27 Aprile 2022
Controradio newsline: l'informazione prima di tutto
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