Si chiama “Forse mio padre” (Giuntina), l’ultimo sconvolgente libro della scrittrice e drammaturga, autrice tra gli altri de “L’Acrobata”. Una storia privata che diventa una grande universale riflessione sulla memoria. “Del resto quando la memoria non c’è, non basta o resta muta, dobbiamo costruircene una nostra. Dobbiamo avere fede nella fantasia”.


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